Si attende solo la Pubblicazione in Gazzetta del nuovo Decreto Legge sostegni firmato dal Governo Draghi, di seguito punti chiave in materia di Lavoro:
Cig Covid-19 fino a dicembre
La Cassa Covid, in scadenza il 31 marzo, viene prorogata. In questo modo: per le imprese che utilizzano gli strumenti ordinari, industria ed edilizia, la cassa integrazione Covid-19, gratuita (non si paga il contributo addizionale), si allunga di altre 13 settimane da utilizzare dal 1° aprile al 30 giugno. Dal 1° luglio scatta poi l’azzeramento del contatore per la Cigo.
Relativamente alle aziende oggi coperte da Cig in deroga e FIS, la cassa Covid-19 viene prorogata di altre 28 settimane, tra il 1° aprile e il 31 dicembre.
Nuova proroga del blocco dei licenziamenti
Permane il blocco dei licenziamenti economici, che procederà su un doppio binario: lo stop agli atti di recesso datoriali si protrae ancora, fino al 30 giugno, per tutti. Dal 1° luglio al 31 ottobre, lo stop ai licenziamenti economici permane solo per le imprese (piccole e del terziario) che utilizzano le nuove 28 settimane di Cig Covid-19 e per il settore agricolo (per le aziende che utilizzano la Cig “agricola”, Cisoa che si allunga di 120 giorni per il periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 dicembre). Se infatti le settimane di Cig in deroga si utilizzano tutte in fila si esauriscono a ottobre. Confermate le tre deroghe al divieto di licenziamento: per cessazione definitiva dell’impresa; accordo collettivo aziendale di incentivo all’esodo; fallimento, quando non è previsto l’esercizio provvisorio.
Al fondo occupazione altri 400 milioni
Il decreto Sostegni rifinanzia con 400 milioni di euro per il 2021 il Fondo sociale per occupazione e formazione presso il ministero del Lavoro; risorse che saranno utilizzate soprattutto per le crisi aziendali, accanto alla proroga dell’importo aggiuntivo (10%) della Cigs per il 2021 per i dipendenti Ilva.
Naspi più semplice
Si rafforza anche la Naspi, l’indennità di disoccupazione: dall’entrata in vigore del decreto Sostegni e fino al 31 dicembre, è previsto dalle nuove disposizioni, il sussidio potrà essere concesso a prescindere dalla sussistenza, in capo al lavoratore, del requisito dei 30 giorni di effettivo impiego nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Deroga al decreto Dignità fino a fine anno
Dopo un lungo tira e molla nel decreto Sostegni si conferma anche la nuova deroga al decreto Dignità per rendere più agevoli proroghe e rinnovi dei contratti a termine: con la norma approvata dal governo, fino al 31 dicembre, fermo restando la durata massima complessiva di 24 mesi, sarà possibile per le imprese rinnovare e prorogare per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta i contratti a tempo determinato.
Decontribuzione per i professionisti e gli autonomi
Novità anche per partite Iva e indipendenti: arrivano 1,5 miliardi di euro in più sul fondo per l’esonero dei contributi previdenziali previsto dalla scorsa manovra (si sale così a 2,5 miliardi complessivi) dovuti dai lavoratori autonomi e professionisti, che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50mila euro e abbiano avuto calo di fatturato (o dei corrispettivi) nel 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto a quelli 2019.
Al reddito di cittadinanza 1 miliardo
Nutrite anche le misure anti povertà. Iniziamo dall’assegnazione di 1 miliardo per il reddito di cittadinanza, con la novità della sospensione dell’assegno per chi trova il lavoro per sei mesi (alla fine del lavoro non si devono riavviare le pratiche), in chiave di incentivazione all’attivazione dei disoccupati.
Torna il reddito di emergenza
Con complessivi 1,5 miliardi si finanziano ancora tre mensilità del reddito d’emergenza (marzo, aprile e maggio). Si allentano i requisiti di accesso: cresce la soglia massima per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in affitto (aumenta di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione dichiarato ai fini Isee), e il sussidio viene esteso a soggetti che hanno terminato tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 l’indennità Naspi e Discoll.
Indennità agli stagionali (e non solo)
Un’indennità onnicomprensiva una tantum da 2.400 euro viene riconosciuta ad un’ampia platea di lavoratori che comprende i dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali il cui rapporto lavoro involontariamente è cessato tra 1 gennaio 2019 e l’entrata vigore del decreto, con almeno 30 giorni di lavoro, e ai lavoratori in somministrazione impiegati da aziende utilizzatrici sempre nel turismo o negli stabilimenti termali (con gli stessi criteri). La platea dei beneficiari comprende i lavoratori autonomi che a causa dell’emergenza covid hanno cessato,
ridotto o sospeso l’attività: dipendenti stagionali e in somministrazione in altri settori; intermittenti; autonomi privi di partita Iva non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie con contratti occasionali; incaricati alle vendite a domicilio con reddito 2019 oltre 5mila euro titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata; lavoratori iscritti al fondo spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati da 1 gennaio 2019 e un reddito non superiore a 7.500 euro; lavoratori iscritti fondo pensione lavoratori spettacolo con un reddito non superiore a 35mila euro.
Ristori anche ai lavoratori sportivi
Inoltre con 350 milioni viene finanziata l’indennità per i lavoratori con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Cip, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva: i soggetti che nell’anno di imposta 2019 hanno avuto compensi di attività sportiva oltre 10mila euro l’anno ricevono 3.600 euro, chi ha percepito compensi tra 4mila e 10mila euro riceve 2.400 euro, chi ha percepito meno di 4mila euro riceve 1.200 euro.